Come si evince dal sessantatreesimo articolo del primo libro dello Statuto di Arezzo del 1327:
Il Camerlengo, Camerarius, è l’ufficiale al quale sono affidati i soldi del comune.
L’elezione del camerlengo e del suo notaro sono affidate ai Defensori per il tempo e salario che a loro sembrerà giusto.
Dopo aver promesso di conservare e custodire il denaro del comune che gli giungerà nelle mani e di non spenderlo se non secondo la forma degli statuti del comune il camerlengo ed il suo notaro saranno dotati rispettivamente:
- Il camerlengo di una chiave per accedere al libro dove sono conservati tutti e singoli i verbali delle cause di condanna pecuniaria del comune di Arezzo ed una copia della stessa chiave la deve avere un milite del Podestà. Tale soldato deve avere anche un estratto delle sentenze di condanna per trovarle se necessario più velocemente.
- Il Camerlengo deve ricevere un libro con assicelle o senza assicelle di tanti fogli di condanne fatte al tempo di un certo Podestà distinte fra quelle cancellate e quelle non cancellate.
- Il camerlengo deve avere una chiave dell’armadio del palazzo del popolo e in una scrittura di mano del suo notaro un elenco delle cose esistenti in detto armadio e un’altra chiave la tenga un ufficiale dei signori defensori.
Il notaro del camerlengo deve avere sei libri di cartapecora. Nei primi tre dei quali deve scrivere tutti e singolarmente gli introiti del camerlengo ossia:
- nel primo libro degli introiti gli introiti delle condanne del comune di Arezzo
- nel secondo libro degli introiti gli introiti provenienti dalla riscossione dei danni procurati al comune
- nel terzo libro degli introiti gli introiti dei redditi del comune di Arezzo e tutti gli introiti dei ceppi e delle casettine degli ufficiali del comune di Arezzo anche di quelli della cassa di custodia.
Negli altri tre le spese da farsi del camerlengo:
- nel primo libro delle spese le spese di tutti gli ufficiali del comune di Arezzo
- nel secondo libro delle spese le spese degli ambasciatori e dei messaggeri del comune
- nel terzo libro delle spese le spese straordinarie
Alla fine del suo ufficio il notaro del camerlengo è tenuto a consegnare entro tre giorni in forma pubblica i detti libro da conservarsi nell’armadio del comune.
Il camerlengo è tenuto ad esercitare il proprio ufficio seguendo queste regole:
- Tutto il denaro del comune di Arezzo deve pervenire nelle mani del camerlengo e di nessun altro.
- E’ tenuto a tenere il denaro presso di sé e di non affidarlo ad alcuno
- Può fare pagamenti solo se autorizzato da un documento dei Signori Otto con apposto il loro Sigillo e parimenti non può fare alcun pagamento col denaro del comune per qualche stanziamento o statuto del comune di Arezzo se prima mandato o stanziamento di spesa non sia stato sigillato col sigillo dei Signori difensori.
- Deve spendere su mandato del Signor Podestà ed anche per sua iniziativa per l’utilità del comune dieci soldi al giorno per ogni cosa e non di più
- Ogni pagamento che il camerlengo fa deve avvenire alla presenza del suo notaro.
- Quando riceve del denaro è tenuto a fare scrivere subito il denaro che gli verrà nelle mani alle entrate del comune attraverso il notaro dello stesso camerlengo, e lo stesso deve far per le spese.
- Quando dà del denaro deve far scrivere il nome ed il prenome nonché la causa per cui lo dà ed il giorno.
- Il camerlengo ed il suo notaro sono obbligati a scrivere singolarmente e di loro mano tutti i dazi del contado e delle cortine di Arezzo
- Quando farà un pagamento questo dovrà essere integrale a tutti e ai singoli che devono avere dal comune, salari degli ufficiali compresi
- Ogni mese il camerlengo deve, alla fine del mese, dare conto delle entrate e delle spese al podestà o ad alcuno dei sui giudici a cui sia stato dato l’incarico e alla presenza di uno dei Signori Otto e dei revisori del comune che devono essere due di due porte. Il loro incarico durerà tre mesi e alla fine subentreranno altri due di altre due porte, per altri tre mesi. Questi sono eletti nel consiglio generale ed ognuno di loro deve ricevere venti soldi. Devono diligentemente vedere ed esaminare la relazione mensile del camerlengo e farsi scrivere la somma degli introiti e delle spese ed approvare le spese legittimamente fatte e riprovare le altre.
Lascia un commento