I primi passi del Comune di Arezzo sono stati ricostruiti dall’illustre studioso Jean Pierre Delumeau che nel suo lavoro “Le origini del Comune aretino e le vicende successive fino al XIII secolo (1098-1222)” – Annali della Fraternita dei Laici XII- restituisce un quadro il più possibile esauriente sull’argomento data la documentazione storica a disposizione.
Il periodo longobardo
Nel periodo longobardo ricorda Delumeau ad Arezzo non era presente un Guastaldo, ossia un rappresentante del potere sovrano, segno del fatto che la città non ricopriva un ruolo abbastanza importante. Il portavoce era probabilmente il vescovo, l’unica figura abbastanza autorevole da ricoprire questo ruolo istituzionale. Alla fine del periodo longobardo o all’inizio del periodo carolingio ad Arezzo compare un preposto alla comunità urbana ossia un sculdhis.
Il periodo carolingio
Nel pieno periodo Carolingio Arezzo diventa un Comitato, i documenti ci informano sull’esistenza ad Arezzo di una classe di uomini nobili, alcuni di essi erano advocati o chierici, ma nonostante questo nessun Conte laico è menzionato nelle fonti storiche a capo di tale Comitato, ed ancora i Vescovi aretini ricoprono in modo discontinuo ruoli pubblici di rappresentanza. Svolgono questo ruolo dal colle del Pionta dove risiedono la Cattedrale ed i Palazzi dell’Episcopio. Ricordiamo che dal 1052 ad Arezzo il Vescovo si fregia del titolo anche di Conte, contornato da una nobiltà appartenete alle famiglie proprietarie di terreni nel contado.
La famiglia dei Marchiones
Nel 1098 il testamento di Enrico III detto il Giovane, discendente dal duca di Spoleto e Marchese di Toscana Raineri I, attesta che la sua famiglia detta dei Marchiones (secondo Delumeau un ramo della famiglia dei Supponi) possedeva il castellum de civitate aretina posto sul colle di S.Donato nell’area dove ora sorge la Fortezza. Quest’informazione ci dice che ad Arezzo fino a quegli anni c’era stata una famiglia di feudatari che possedeva una leadership nella gestione del potere sulla città, tanto da possedere un palazzo detto della città. Sappiamo che già nel 1016 il capostipite della famiglia dei Marchiones, il Duca e Marchese Raineri I tenne placito ad Arezzo, ma fu destituito nel 1027 per la sua opposizione all’Imperatore Corrado II. Sappiamo anche che il nipote Raineri II, anche se non abitava in città era il punto di riferimento della fazione politica ostile al Vescovo-conte di Arezzo Costantino e alla fazione dei canossiani, i nobili vicini alla famiglia dei Canossa alla quale era appartenuto il Vescovo di Arezzo Tedaldo, famiglia che lottava per il dominio sulla Toscana, forte della sua posizione filopapale.
Per approfondire
Delumeau, “Le origini del Comune aretino e le vicende successive fino al XIII secolo (1098-1222)” – Annali della Fraternita dei Laici XII
Commenti
One Comment
Carloni Massimo
Grazie per tutto ciò che fate per la conoscenza storica della nostra amata città