Con il progetto “Storia di Arezzo” l’associazione Signa Arretii vuole dare il proprio contributo alla divulgazione e conoscenza dei fatti, luoghi, persone ed eventi di Arezzo.
Questo perché pensiamo che solo con la conoscenza dei fatti relativi alla nostra città, e quindi con la consapevolezza delle proprie radici, sia possibile apprezzare appieno i suoi valori.
Queste storie rappresentano la nostra identità di Aretini.
Cercheremo di dare il nostro contributo attraverso racconti coinvolgenti e pensati per tutti, sia per i curiosi che per i più dotti di storia della Città.
Morte di San Donato
Secondo Vescovo e Patrono di Arezzo. Secondo la tradizione medioevale muore martire il 7 Agosto. Sulla data della sua morte tuttavia non c’è accordo: Tafi indica il 304, Pasqui il 362.
Vescovo portavoce presso i Longobardi
Nel periodo longobardo non è presente ad Arezzo un Guastaldo, ossia il rappresentante del potere sovrano, segno del fatto che la città non ricopriva un ruolo abbastanza importante. Il portavoce era probabilmente il Vescovo.
Sculdhis Preposto in epoca Carolingia
Alla fine del periodo longobardo o all’inizio di quello carolingio il Preposto alla comunità urbana era una figura denominata Sculdhis.
Primo Vescovo Conte
Primo Vescovo aretino nominato Conte dall’Imperatore Enrico III è Arnaldo (1052-1062)
Nascita del Comune
Al 1098 risale la prima testimonianza documentale della presenza del Console Raineri e del Vicedomino Rolando, la cui presenza indica la nascita del Coune di Arezzo.
Nascita delle Arti
Al 1196 risale la prima testimonianza documentale della presenza delle Arti ad Arezzo. Sono nominati infatti per la prima volta i Consoli delle Società, figure che hanno probabilmente il compito di riunire in armi gli appartenenti alle Società di mestiere.
Istituzione del Consiglio della Campana
Al 1209 risale la prima testimonianza documentale dell’istituzione del Consiglio della Campana. E’ l’organo consultivo e legislativo comunale in una forma ancora non del tutto definitiva.
Nascita dei Guelfi e Ghibellini ad Arezzo
Al 1222 risale la prima testimonianza documentale della presenza di due schieramenti, quello che vede come capofila la famiglia dei Bostoli e quello che riconosce come leader la famiglia dei Tarlati. Sono la testimonianza allo stato embrionale degli schieramenti dei Guelfi e dei Ghibellini ad Arezzo.
Costruzione del Palazzo Comunale
Nel 1232 viene costruito in cima a Via di Pellicceria l’antico Palazzo Comunale che verrà distrutto da Cosimo I del Medici per far costruire la Fortezza.
Elezione Episcopale di Guglielmino degli Ubertini
Nel 1248 diventa Vescovo di Arezzo Gulielmino della nobile famiglia ghibellina degli Ubertini.
Nascita del Popolo
Al 1256 risale la prima testimonianza documentale della fazione popolare di Arezzo. Nella fonte si fa riferimento al Consiglio del Popolo e ad una più ampia assemblea di populares.
Battaglia di Montaperti
Nel 1260 ha luogo la battaglia di Montaperti fra la fazione Guelfa capeggata Firenze e quello Ghibellina capeggiata da Siena. Vinse lo schieramento Ghibellino.
Scioglimento delle 12 Arti
Nel 1274 vengono scolte le Arti per volontà della parte aristocratica che vede nell’ascesa del popolo una minaccia alla loro egemonia.
Costruzione del Palazzo del Popolo
Nel 1278 nella parte più alta della via principale di Arezzo viene eretto il Palazzo del Popolo.
Signoria di Guglielmino degli Ubertini
Nel 1287 viene ucciso dalla fazione aristocratica il Priore delle Arti Guelfo da Lucca. Con questo atto si pone violentemente fine alla prima esperienza popolare.
Il Vescovo Guglielmino degli Ubertini in questo nuovo scenario politico viene riconosciuto Signore della città.
Battaglia di Campaldino e Morte di Guglielmino degli Ubertini
L’11 Giugno 1289 nella piana di Campaldino, presso il castello di Poppi si affrontano l’esercito Ghibellino di Arezzo e quello Guelfo di Firenze. Dopo una cruenta quanto coraggiosa battaglia l’esercito aretino soccombe. Il Vescovo e capo dell’esercito di Arezzo muore in battaglia.
Signoria di Arrigo VII
A gennaio del 1311 la città di Arezzo cede il comando all’Imperatore Arrigo VII
Elezione Episcopale Guido Tarlati
Nel 1312 viene eletto Vescovo di Arezzo Guido Tarlati, esponente di spicco della più importante famiglia ghibellina di Arezzo.
Morte Arrigo VII
Nel 1313 muore Arrigo VII. La notizia viene accolta in città con sgomento ed in segno di lutto il colore del cavallo inalberato, simbolo della città di Arezzo, viene mutato da bianco a nero. Ancora oggi il cavallo che rappresenta Arezzo è nero, a ricordo di questo episodio.
Signoria di Guido Tarlati
Nel 1321 Guido Tarlati è nominato Signore della città. Inizia il momento di massima espansione del Comune aretino.
Scomunica di Guido Tarlati
Il Papa Giovanni XXII in risposta alle azioni antipapali del Vescovo di Arezzo scomunica nel 1324 Guido Tarlati e lo fa interdire dai pubblici uffici.
Guido Tarlati incorona Ludovico il Bavaro Re d’Italia
Nel 1227 all’apice della propria parabola politica personale Guido Tarlati, massimo esponente della fazione Ghibellina d’Italia pone sulla testa di Ludovico il Bavaro a Monza la corona di ferro.
Morte di Guido Tarlati
Il 21 ottobre 1327 muore nel viaggio di ritorno da Pisa Guido Tarlati.
Redazione nuovo Statuto Comunale
Dopo la morte del fratello Guido, Pier Saccone Tarlati fa redigere un nuovo Statuto Comunale dove introduce la carica di Difensore della città. Con questa nuova magistratura assicura alla sua famiglia il dominio su Arezzo.
Primo dominio fiorentino
il 7 Marzo 1337 Pier Saccone Tarlati stipula un trattato in cui cede al Comune di Firenze per dieci anni la Signoria su Arezzo, il contado e il Distretto della città, mantenendosi il possesso di numerosi castelli e ricevendo per la famiglia lo status di popolari della città di Arezzo e Firenze.
Costruzione del Casseretto e delle mura attorno alla cittadella
Tra il 1337 e il 1343 i fiorentini fanno erigere una costruzione fortificata nel punto più alto del colle di San Donato e circondano i palazzi istituzionali della cittadella con delle mura.
Redazione di un nuovo Statuto Comunale
Nel 1345 viene redatto un nuovo Statuto Comunale.
Governo dei Quarantotto
Nel 1348 prendono le redini della città alcune famiglie guelfe fra le quali quelle degli Albergotti, Brandaglia, Testi, Sassoli, da Catenaia e Conti di Bivignano dando luogo ad un governo ristretto detto dei Quarantotto.
Governo dei Sessanta
Nel 1365 un componente della famiglia Albergotti uccide Egidio da Celaia. Questo fatto efferato scatena una sollevazione di piazza che sfocia nell’assalto delle case degli Albergotti e la loro cacciata dalla città. La conseguenza di questa reazione è la costituzione di un nuovo governo di matrice guelfa detto dei Sessanta.
Governo degli Arciguelfi
I fuoriusciti Bostoli e Albergotti fanno ritorno in città e si riappropriano delle magistrature comunali con l’aiuto della famiglia dei Camaiani. Questa nuova compagine di governo prende il nome di Arciguelfi.
Rivolta al grido di “Viva il Popolo”
Nel 1379 le famiglie guelfe destituite dei Brandaglia, Testi, Sassoli, quella ghibellina degli Ubertini e quella dei borghesi Guasconi al grido di “Viva il Popolo” cercano di conquistare il Palazzo del Popolo e di cacciare gli Arciguelfi. Il tentativo fallisce.
Signoria di Carlo da Durazzo
Nel luglio 1380 i Tarlati con l’aiuto degli Ubertini assediano Arezzo. Gli Arciguelfi in grave difficoltà chiedono aiuto a Carlo da Durazzo cedendogli in cambio la Signoria sulla città.
Secondo dominio fiorentino
Il 29 settembre 1384 i Tarlati, con l’aiuto del francese Enguarrand de Coucy (sceso in Italia per raggiungere Luigi d’Angiò nella guerra per il Regno di Napoli contro Carlo da Durazzo), entrano in città per strappare Arezzo dalle mani dello stesso Carlo e degli Arciguelfi. Nel frattempo muore Luigi d’Angiò e conseguentemente Enguerrand de Coucy rientra in patria. Ad Arezzo si ha una situazione di stallo che viene risolta quando gli Arciguelfi ed in particolare gli Albergotti si accordano con Firenze per la cessione definitiva della città. Il 17 Novembre 1384 l’esercito fiorentino si appropria di Arezzo.
Voci e Biografie per approfondire la conoscenza dei luoghi ed eventi raccontati