Nel luglio 1384 si assiste ad un nuovo capovolgimento di fronte nel quadro politico aretino: Enguarrand de Coucy, conte di Soissons e Bedford, genero di Edoardo III d’Inghilterra, scende in Italia con un esercito di 9000 uomini per dare una mano a Luigi d’Angiò nella guerra per il controllo del Regno di Napoli contro Carlo da Durazzo. I Tarlati approfittano di questa enorme opportunità, si accordano con Enguarrand de Coucy per strappare Arezzo dalle mani di Carlo da Durazzo e degli Arciguelfi. Il 29 settembre 1384 l’esercito francese ed i Tarlati entrano prepotentemente in Arezzo. Gli Arciguelfi si arroccano come tre anni prima nel Casseretto assieme al Vicario Generale di Carlo da Durazzo. Intanto muore Luigi d’Angiò e per il suo alleato francese Enguarrand de Coucy non c’è più motivo di tenere le terre di Arezzo come avamposto per il supporto all’alleato angioino. Per questo propone il passaggio del possesso di Arezzo a Siena per 25000 fiorini, ma Siena rifiuta per paura della controffensiva fiorentina che nel frattempo aveva stretto accordi di alleanza con i Montauto, i Montedoglio, gli Ubertini ed aveva posto sue milizie in Castiglion Aretino. Così il Vicario Generale con tacito assenso di Carlo da Durazzo e degli Angiò, in accordo con gli Arciguelfi, ed in particolare con gli Albergotti, cede per denaro a Firenze prima il Casseretto e poi il controllo della città da parte di Enguarrand de Coucy. Il 17 novembre 1384 l’esercito fiorentino si appropria di Arezzo ponendo fine all’esperienza trecentenaria del Libero Comune.
Per approfondire
Berti, “Arezzo nel tardo Medioevo 1222-1440”
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